Come funziona il Nuovo Concordato Preventivo Biennale?

Se sei un lavoratore autonomo o una piccola impresa, sai bene quanto possa essere difficile gestire le tasse e il rapporto con il fisco. Spesso ti trovi a dover affrontare scadenze, pagamenti, controlli e sanzioni che ti mettono in difficoltà e ti distraggono dalla tua attività principale. Per questo motivo, il governo ha introdotto una novità che potrebbe semplificarti la vita: il Concordato Preventivo Biennale, approvato definitivamente dal Consiglio dei Ministri il 25 gennaio 2024.

Si tratta di un accordo tra te e l’Agenzia delle entrate, in cui tu ti impegni a pagare le imposte concordate per due anni e il fisco si impegna a non effettuare verifiche sul tuo reddito. In questo modo, puoi avere maggiore certezza e tranquillità sulle tue tasse, e dedicarti con più serenità al tuo lavoro.

Chi può aderire al concordato e Come

Il nuovo Concordato Preventivo Biennale si applica a circa 4,1 milioni di partite Iva, tra quelle soggette agli indici sintetici di affidabilità fiscale (Isa) e quelle che hanno aderito al regime forfettario con la flat tax del 15%.

Una buona notizia è che la possibilità di aderire al Concordato Preventivo Biennale è adesso del tutto indipendente dal punteggio ISA e aperta a tutti i contribuenti rientranti nei regimi ammessi, ivi inclusi quelli con un punteggio inferiore a 8 su 10 o addirittura insufficiente. Questa modifica è importante perché la soglia dell’affidabilità fiscale minima di 8 avrebbe escluso dal nuovo regime il 56% circa degli autonomi.

Per aderire al Concordato Preventivo Biennale, devi ricevere una proposta dall’Agenzia delle entrate, che ti comunicherà le imposte da versare nel biennio 2024-2025, basandosi sui dati che già possiede su di te (come le dichiarazioni pregresse, la fatturazione elettronica, ecc).

Se accetti la proposta, devi inviare la dichiarazione dei redditi per l’adesione entro il 15 ottobre 2024, e versare il secondo acconto 2024 integrato, con l’eventuale differenza dovuta all’adesione stessa, entro il 30 novembre 2024.

Nel biennio di validità dell’accordo, il fisco non potrà effettuare accertamenti sul tuo reddito, a meno che tu non commetta fatti gravi che ti facciano decadere dal regime del concordato.

Una soluzione equa o un incentivo all’evasione?

Il Concordato Preventivo Biennale è una misura che, come sempre, non manca di incentivare il dibattito politico. Se da una parte il governo spera che la via del confronto favorisca una crescita della base imponibile e di conseguenza delle entrate fiscali, dall’altra, le opposizioni accusano questa misura di “favorire gli evasori”

La domanda che molti si pongono è: “si tratta di rendere più semplice e trasparente il rapporto tra il fisco e i contribuenti,

o del rischio di una disparità tra chi vi aderisce e chi no, che avvantaggia coloro che dichiarano meno di quanto dovrebbero?”

La risposta non è semplice e non sta certo a noi di YesWeNet esprimere una sentenza. Certo l’interpretazione di questo provvedimento dipende da molti fattori soggettivi, come la situazione economica, la cultura fiscale, la fiducia nelle istituzioni e via dicendo.

Caro lettore, quello che noi possiamo raccomandarti è di informarti, confrontarti con altre persone e fare le tue personali valutazioni sulle conseguenze che questa novità potrà avere sul mondo del lavoro e sulla nostra società.

Per il resto, staremo a vedere.

Infine, sentiti libero di chiederci una consulenza gratuita, per capire come, entrando a far parte della nostra rete di imprese, sarai ulteriormente avvantaggiato e supportato nella gestione di pratiche amministrative come questa.