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Le risposte che fanno la differenza

Durante la fase della job interview, chi conduce il colloquio - che si tratti di un selezionatore o di un altro membro dell’azienda a cui ci si è proposti - cerca di conoscere il candidato, capendo chi ha di fronte e se quella risorsa è idonea alla posizione offerta.

Le risposte che fanno la differenza

Il colloquio di lavoro.

Durante la fase del job interview, il selezionatore - che si tratti di un esterno o di un funzionario dell’azienda - cerca di conoscere il candidato per comprendere se la risorsa sia idonea alla posizione offerta.

Il selezionatore valuta l’aspirante lavoratore e conduce l’indagine sulla:

Motivazione: "Perché il candidato vuole questo lavoro?", "Perché vuole lavorare per questa azienda?", "Perché vuole cambiare lavoro?". Queste sono, generalmente, le domande relative alla motivazione.

Dedizione: "Si dedica al lavoro con passione?", "Cosa considera più importante nel lavoro?". Si tratta di domande per capire l’interesse reale del candidato verso la posizione lavorativa offerta.

Feeling: Successivamente il selezionatore cercherà di capire come l’aspirante si interfaccia con i colleghi, chiedendo se "si integra facilmente", o se "è abituato a lavorare in team".

Risultati: Infine, verranno richiesti gli obiettivi che il candidato intende raggiungere o che ha già raggiunto nelle sue precedenti esperienze professionali. "Che obiettivi ha raggiunto fino ad ora?", "Quale ritiene essere la sfida più difficile che ha affrontato sul lavoro?", "Come l'ha superata?".

Sulla base di queste domande è possibile costruire un’efficace strategia per affrontare ogni job interview.

È consigliabile allenarsi a rispondere a questo tipo di domande, anche provando a parlare ad alta voce davanti allo specchio. Così si potrà migliorare l’esposizione e organizzare il discorso, riducendo il rischio dell’ansia in sede di colloquio.

Focus e mindset.

Se si desidera ottenere il posto di lavoro, bisogna mantenere alta la concentrazione e l'attitudine mentale, cercando di esprimere il meglio di sè durante l’intervista. Il 52% dei responsabili risorse umane decide se un candidato è idoneo al ruolo tra il primo e il secondo colloquio.

Durante il colloquio di lavoro, quindi, è importante:

  • dimostrare interesse per il lavoro per il quale ci si è candidati;
  • fare le domande giuste. Ad esempio, chiedere gli obiettivi aziendali, la vision e l'organizzazione del team;
  • mantenere un comportamento corretto ed un'attitudine aperta per una gestione efficace e brillante del colloquio.

Come sfruttare al meglio il tempo a disposizione

Prima di iniziare il colloquio è bene rileggere il proprio CV e la propria lettera di presentazione: questo aiuterà ad essere più preparati e focalizzati. Inoltre vanno acquisite più informazioni possibili sull’azienda alla quale ci si propone e sulla posizione per cui si concorre.

È buona norma arrivare almeno 10-15 minuti prima dell’inizio della selezione, così da mostrare puntualità ed interesse. Un colloquio di lavoro individuale dura, solitamente, dai 20 ai 45 minuti e si svolge in 3 fasi: apertura dell’intervista, conduzione e chiusura.

A prescindere dalla durata del colloquio, è importante mantenere alto il livello di concentrazione e di interesse per tutto il tempo. Non bisogna avere fretta e bisogna lasciare che sia l’intervistatore a definire il ritmo.

È necessario ascoltare il selezionatore, essere positivo, chiaro e coerente nelle risposte, evitando di recriminare contro colleghi e datori di lavoro.

Vanno esaltati gli aspetti positivi della propria personalità e valorizzate le esperienze, le competenze e la formazione: bisogna convincere il selezionatore di essere la persona più adatta a ricoprire la mansione.

 

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